Scuola e visite al Museo
Il Museo del truciolo è aperto ogni domenica pomeriggio al pubblico, tramite parecchi volontari che si al ternano per consentire le visite: dalle ore 15,00 alle ore 18,00.
Per le scolaresche, si procede invece con un Calendario di programmazioni da Ottobre a Maggio, al mattino, con prenotazioni che mettono in grado i responsabili del Museo di essere presenti anche con gli esperti dei macchinari e delle informazioni storiche della lavorazione del truciolo.
I bambini e i ragazzi, accompagnati dai loro insegnanti, accedono al Museo dopo una breve spiegazione all’esterno (dove fa bella figura di sé la Trecciaiola dello scultore Terzi di Villarotta, viv. sulla Chiavica del XV secolo posta sul cavo Tagliata (1218).
Nel Museo si impara a fare la treccia anche oggi !
I ragazzi, dopo avere appreso le notizie indispensabili (storiche, geografiche e di carattere economico della produzione del truciolo nei secoli, della treccia e dei cappelli), sono messi in condizione ciascuno di provare finalmente a fare la treccia!
Il divertimento è assicurato....!!
Via via che le dita si impadroniscono del meccanismo e dei movimenti per fare la treccia, i bambini e i ragazzi iniziano a divertirsi e gli prende una foga che è inarrestabile: si osservano tra di loro, ognuno vorrebbe essere più abile e svelto del compagno o dell'amica. Si snoda intanto fino ai loro piedi la treccia che vanno formando. Imparano a inserire i nuovi trucioli in quelli appena esauriti dentro l'intreccio che vanno allungando con un piacere veramente spontaneo.
Hanno imparato. Ora possono con orgoglio portare a casa le loro trecce – qualcuno è riuscito a farne anche qualche metro! - e mostrare alle mamme il loro lavoro. Ma saranno le loro nonne a sorridere di quelle trecce: loro, che hanno da bambine fatto sul serio la treccia, per raggranellare qualche spicciolo. E così si inizia un rapporto legato alla treccia, fra bambine e nonne, fra ragazzi e adulti, che li arricchisce entrambi di nuove possibilità relazionali.
I bambini spiegano cosa hanno visto e imparato.
A casa, le domande sono infinite. E allora i ragazzi spiegano che dei signori nella Chiavica dov'è sistemato il Museo hanno acceso delle macchine che si sono messe a funzionare, dopo anni che non svolgevano più quel lavoro. Hanno visto i tronchetti scortecciati e ripuliti fino ad essere piallati perfettamente e arrotondati: e poi altre macchine hanno cominciato a rifilare i trucioli che poi sono stati distribuiti ad ognuno di loro. E un signore, il Presidente del Circolo “La Treccia”, ha fatto vedere a tutti come si iniziava a fare la treccia. Aveva preso due paioli (trucioli, in dialetto) e mostrato tenendoli in alto, come si intrecciavano fra di loro e così hanno capito come fare anch'essi la treccia. Una signora, poi, seduta vicino ad un'altra piccola macchina, ha preso una lunga treccia e ha incominciato a farla passare sotto un ago mosso velocemente dalla cucitrice. Girando intorno, ha cucito un bel pezzo di treccia per formare la coppola, cioè il centro del cappello. Poi ha curvato il lavoro di cucitura per modellare il cappello fino alla falda, ossia l'ala che protegge dal sole.
Un film per far conoscere l'attività del Museo della Treccia.
Si è proceduto di recente a collaborare con le Scuole del Distretto di Guastalla (Liceo Scientifico e Liceo Linguistico) per realizzare un filmato sull'attività della treccia. Sono stati gli stessi studenti a proporre la ricerca, per utilizzare i giorni previsti alle attività libere durante l'anno scolastico. Un'escursione è stata fatta nei boschi in riva al fiume Po, per filmare i tronchi utilizzati un tempo per la produzione dei trucioli. Nel laboratorio-museo della treccia si sono poi svolte le scene in cui i ragazzi chiedevano le varie fasi di lavorazione all'anziano Nullo Ruina, che aveva donato al Museo le attrezzature usate per l'attività svolta dal Dopoguerra fino al 2002.
I giovani si sono molto divertiti durante le riprese (non mancavano infatti situazioni anche comiche...). Con abilità insospettate hanno suddiviso le varie scene da riprendere e scritto il copione per il filmato; sembravano davvero artefici di un video da loro prodotto, con maestria e consapevolezza del loro compito.
Chi siamo
Siamo un Associazione no profit che opera da oltre 25 anni nella frazione Villarotta di Luzzara, con finalità culturali e di promozione artistica
(Mostre di pittura, scultura, fotografia, architettura).
Il Presidente Cesare Bulgarelli, la Vice Presidente Bruna Baccuini,
Tesoriere Gianpaolo Schirolli e Vice Tesoriere Giorgio Secchi.
Cosa facciamo
Oltre alla promozione di attività locali per l’arte, la fotografia e la cultura in genere, l’Associazione si occupa principalmente di salvaguardare le tradizioni locali, con ricerche storiche che mettono in luce usi e costumi delle nostre popolazioni rivierasche del Po.
L’Associazione ha iniziato da 8 anni a proporre una Università del Tempo Libero, in cui si svolgono incontri culturali.
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